CALL 40 - Il capacity building tra politici e professionisti per l’evoluzione delle politiche regionali e locali del lifelong e del lifewide learning.

La collaborazione tra l’insieme degli attori, pubblici, privati e privato-sociali, nelle politiche locali del lifelong learning è strategica e rappresenta un campo di azione da potenziare per garantire impatto e sostenibilità di politiche, misure e interventi già sperimentati con successo in alcuni contesti territoriali in Europa o per crearne di nuovi. Regioni, Comuni, Parti sociali, Organizzazioni del Terzo Settore hanno di fronte nel prossimo futuro sfide importanti nel campo delle politiche dell’adult learning, anche in considerazione dell’accelerazione prevista dal PNRR nei riguardi delle riforme strutturali del nostro Paese.

Il Numero raccoglie contributi utili a identificare le nuove sfide educative e formative nei diversi contesti regionali e locali, legate al rafforzamento di reti, collaborazioni, sinergie tra enti di governo e “professionisti” dell’adult learning. I temi su cui verteranno i contributi riguardano i seguenti campi:

  • incremento dell’interesse delle persone verso le opportunità di formazione;
  • aumento degli investimenti e delle opportunità nella formazione degli adulti;
  • creazione per tutti delle condizioni di accesso alle opportunità di formazione rafforzando l’equità negli accessi;
  • organizzazione dell’offerta formativa idonea a fornire risposte alla domanda di formazione di individui, imprese, società e con quali modalità di rete da parte dei soggetti promotori potenziare la qualità della formazione;
  • promozione del coordinamento e della coerenza tra i diversi ambiti delle politiche pubbliche (sociali, culturali, formative, sanitarie, ...);
  • accelerazione e completamento della realizzazione del Sistema informativo unitario anche per favorire il monitoraggio delle azioni;
  • potenziamentodellepoliticheedellemisureperadulticonbassilivellidiistruzione e qualifiche (orientamento, motivazione, retention);
  • alfabetizzazione digitale diffusa;
  • promozione della formazione sul lavoro e incorporata nel lavoro;

  • riconoscimento degli apprendimenti pregressi;
  • sviluppo della cooperazione tra gli stakeholder;
  • professionalizzazione dei professionisti dell’educazione degli adulti;
  • coordinamento e allineamento delle politiche di livello regionale e locale;
  • promozione delle opportunità di mutuo apprendimento;
  • cooperazione a livello internazionale per lo sviluppo di azioni e progetti;
  • conoscenza e implementazione delle politiche di livello internazionale.

 

La CALL 40 scade il 20/04/2022

CALL 42 - La ricerca educativa per la formazione degli insegnanti

2023-03-20

Dopo le emergenze generate dalla pandemia, la scuola si trova ad affrontare nuove sfide che coinvolgono la professionalità docente dalla formazione iniziale a quella in servizio.

Consapevoli che occorre garantire, attraverso didattiche adeguate, la possibilità di successo formativo a tutte e tutti e il conferimento di potere sui propri apprendimenti, la necessità dell’ascolto degli studenti e della loro partecipazione, il ruolo attivo, di ricerca e riflessivo dei docenti, la rilevanza di costrutti come quello delle competenze, la rilevanza di pratiche valutative informate e orientate a facilitare gli apprendimenti, l’urgenza di riconoscere le pratiche didattiche che hanno mostrato, sul campo, la loro efficacia, l’importanza di un continuo monitoraggio e l’indifferibilità del rinnovamento dell’editoria scolastica in coerenza con gli attuali obiettivi di apprendimento.

Fare ricerca in campo educativo diventa strategico per riflettere costruttivamente sulla situazione attuale delle Istituzioni scolastiche, sulle percezioni dei protagonisti, sulle esigenze di formazione derivate dai cambiamenti in atto, sui nuovi bisogni formativi e sulle logiche, modalità e metodi formativi da utilizzare e su quali obiettivi formativi perseguire. Occorre ripensare ad un’idea di professionalità docente, in dialogo continuo e secondo logiche di reciprocità con la ricerca educativa e che risponda alla complessità, in grado di sostenere e farsi guida del cambiamento.

La ricerca educativa e didattica deve porsi pertanto in dialogo con la pratica professionale, le didattiche disciplinari, le azioni politico-territoriali attraverso un confronto costruttivo e inclusivo.

Al centro resta la necessità di mettere a sistema modelli di ascolto degli studenti e delle studentesse in grado di favorirne la partecipazione: sono loro i veri protagonisti e agenti di cambiamento.

Questo numero della Rivista accoglierà, dopo un’ulteriore revisione, alcune delle ricerche presentate all’interno del Convegno su “Ricerca educativa e formazione degli insegnanti”, svoltosi a Perugia il 27 e 28 ottobre 2022, organizzato dall’Università di Perugia e dal Centro di Ricerca Interateneo Crespi (Centro di Ricerca Educativa sulla professionalità dell’insegnante).

Allo stesso tempo intende dare spazio anche a ulteriori  contributi di ricerca, teorici o esperienze al fine di:

  • diffondere i risultati della ricerca educativa, evidenziandone il contributo alla formazione degli insegnanti, anche come strumento capace di orientarne la progettazione educativa e didattica;
  • definire nuove aree fondamentali di riflessione e indagine;
  • mettere a confronto modelli di formazione iniziale e in servizio degli insegnanti, con particolare attenzione a quei modelli in grado di favorire la crescita della capacità riflessiva degli insegnanti in un’ottica di lifelong learning;
  • promuovere il confronto tra le diverse dimensioni e ambiti della ricerca educativa (in ambito, didattico, valutativo, organizzativo)  con la ricerca didattica disciplinare;
  • valorizzare il “fare”, ovvero la dimensione esperienziale attraverso la ricerca e lo studio di metodologie attive;
  • porsi in ascolto delle diverse voci a partire da quella degli studenti.

 

scadenza contributi – 12 Aprile 2023